Meglio vivere in città o in provincia?

Città o campagna, metropoli o provincia, centro o periferia: pro e contro

Vivere in centro o in periferia, in città o in provincia, è una scelta che presenta vantaggi e svantaggi a seconda delle esigenze abitative di uno specifico momento della vita. Per esempio, anche la persona meno predisposta al cambiamento, che vive nella stessa città per tutta la vita, che condivide la quotidianità con lo stesso compagno o compagna per decenni e che non cambia mai lavoro, si potrebbe trovare a desiderare una grande casa con giardino, fuori dalle mura del centro, nel periodo della sua vita in cui i suoi figli sono piccoli; e preferire un appartamento in un quartiere centrale e dinamico prima di avere figli.

Tuttavia, quando si acquista una casa, l’obiettivo è probabilmente farne il proprio rifugio per diverse decadi, e dunque, di fronte a questa scelta, può tornare utile stilare una lista dei pro e dei contro del vivere in città o in periferia, dove per periferia intendiamo una generica posizione decentrata, ad adempio l’hinterland di una metropoli, il paese alle porte della cittadina, la provincia rispetto al capoluogo.

Vivere in città: PRO

  • Vicinanza dei servizi
    Uno tra i maggiori pregi della vita in città, che sia grande o piccola, è la comodità di accesso a un’ampia gamma di servizi. Tutto quello che ti serve, il supermercato, la farmacia, la scuola, sarà a portata di mano, così come probabilmente avrai un più facile accesso a quello che ti interessa o ti piace, dal food delivery asian fusion al cinema d’essai.
  • Vicinanza al lavoro
    Molti mestieri oggi si possono fare comodamente da casa; in ogni caso per chi ha un impiego in ufficio, in un esercizio commerciale, e in generale nei servizi, è più probabile trovare lavoro vicino a casa se si vive in una grande città. Questo si traduce in un possibile risparmio quotidiano sul tempo degli spostamenti, ma anche in maggiori opportunità lavorative.
  • Maggiore libertà di movimento
    Se i servizi sono vicini, così come il lavoro e la scuola, muoversi diventa più facile: lo si può fare a piedi, in bici, o con i mezzi pubblici. In ogni caso non è necessario prendere l’auto per ogni singola necessità. Di contro, se parliamo di metropoli, l’auto può diventare un ostacolo per via del traffico e della difficoltà a trovare parcheggio, e quindi i mezzi pubblici sono sia una commodity che una necessità.

Vivere in città: CONTRO

  • Maggiore costo della vita
    Mediamente, vivere in città, costa più che vivere in una situazione dislocata. Sarà più alto il costo della casa o dell’affitto, ma anche il conto del ristorante o della palestra potrebbe essere mediamente più salato; potrebbero essere previste spese che in paese non ci sono, come l’abbonamento ai mezzi pubblici.
  • Meno verde e più inquinamento
    Vivere in città significa impiegare qualche ora per stare a contatto con la natura, per esempio per andare al mare o in montagna. L’aria stessa può essere inquinata e poco gradevole.
     

Vivere in provincia: PRO

  • Vita meno frenetica
    La vita in paese o in una quartiere decentrato, al netto di eventuali lunghi tragitti in auto per andare al lavoro, è in genere più rilassata. I ritmi sono più lenti, c’è meno rumore, meno traffico, e il minor numero di attività per il tempo libero si traduce in meno impegni. A volte c’è anche un maggiore senso di comunità: ci si conosce tutti, e questo rende la vita più calda, a scapito della privacy.
  • Costo delle case più basso
    Il costo della vita ma soprattutto delle case è più basso. Da un punto di vista abitativo questo si traduce nel fatto che con lo stesso budget, in provincia o in paese puoi ambire a una casa più grande o più moderna o addirittura con il giardino. Per molte persone, anche solo questo benefit vale il trasferimento.
  • Più natura e meno smog
    Per molti il contatto con la natura migliora sensibilmente la qualità della vita. Passeggiare in spiaggia prima di andare in ufficio, vedere le montagne dalle finestre di casa, andare in bici per le strade di campagna possono fare la differenza, assieme a una qualità dell’aria decisamente migliore.

Vivere in provincia: CONTRO

  • Possibile lontananza dal luogo di lavoro
    Vivere in periferia o in provincia significa, in molti casi, scegliere il pendolarismo. Se la situazione lavorativa non consente lo smartworking, questo si traduce in più tempo da immolare agli spostamenti. In generale diventa molto difficile rinunciare all’auto, con le spese e lo stress che questo comporta.
  • Meno servizi e divertimento
    Se la periferia e la provincia permettono in genere di soddisfare le necessità commerciali primarie, e quindi dispongono di supermercati, farmacie, banche e uffici postali, non sempre forniscono locali e impianti sportivi per il tempo libero. Potrebbe mancare il cinema, la palestra, la piscina. Persino le scuole o l’ambulatorio del medico di base potrebbero non essere propriamente vicini.
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