Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è stato prorogato per tutto il 2021: un’ottima notizia per chi, a seguito di una ristrutturazione, sta riqualificando anche gli interni della propria abitazione con un nuovo mobilio o degli elettrodomestici di classe A+.
Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste il bonus.
Le spese per arredi ed elettrodomestici di classe di classe non inferiore ad A + (A per i forni) acquistati dall' 1/1/2020 al 31/12/2021 potranno essere detratti in dichiarazione dei redditi, a patto che l’acquisto segua opere di ristrutturazione edilizia che riguardino l’immobile. Non sono previsti vincoli di consequenzialità tra la ristrutturazione e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La detrazione va suddivisa tra gli aventi diritto (per esempio i coniugi co-proprietari di un appartamento o i condomini) e viene spalmata su dieci quote annuali di pari importo.
Qualora vengano eseguiti lavori di ristrutturazione su più immobili può moltiplicare per tutte le proprietà il massimo importo detraibile di 16.000 euro.
La data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere la data dei mobili e degli elettrodomestici.
Se la ristrutturazione avviene con la cessione del credito o con lo sconto in fattura, si ha comunque diritto al bonus.
Ecco alcuni esempi di lavori di ristrutturazione che danno diritto al Bonus Mobili ed Elettrodomestici.
Non danno diritto alla detrazione lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti come tinteggiatura, sostituzione di pavimenti,rifacimento di intonaci interni; né gli interventi finalizzati al risparmio energetico per cui è prevista la detrazione al 65%. Nel caso i lavori di tinteggiatura, o di rifacimento dell’intonaco o sostituzione di pavimenti siano effettuati su parti comuni di un condominio, danno invece diritto alla detrazione.
Si possono detrarre anche le spese di trasporto e montaggio dei beni succitati.
Per ottenere la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, il pagamento dev’essere avvenuto tramite bonifico parlante, carta di debito o carta di credito. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati tramite finanziamento.
Non si può detrarre l’importo se il pagamento è avvenuto in assegni o contanti.
Ecco quali documenti conservare ai fini dei controlli fiscali:
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