Che cosa significa acquistare la nuda proprietà di un immobile? Quali sono i diritti dell’usufruttuario? A quali interessi rispondono questi due istituti giuridici? Ecco cosa sapere su usufrutto e nuda proprietà.
Secondo il Codice Civile la nuda proprietà è il valore di un immobile decurtato dall’usufrutto, ovvero dei diritti di cui gode l’usufruttuario, chi cioè può godere del bene.
Questo significa che due sono i soggetti previsti in questo istituto giuridico: il nudo proprietario, che non ha il diritto di utilizzare l’immobile; e l’usufruttuario, che ha il diritto di disporre dell’immobile senza possederlo, a vita o fino a una determinata scadenza.
Il prezzo di acquisto della nuda proprietà di un immobile tiene conto del valore di mercato, ma anche dell’età dell’usufruttuario, in base alla quale è stabilito periodicamente dal ministero delle finanze un coefficiente specifico. Maggiore è l’età dell’usufruttuario, più alto sarà il prezzo di vendita.
La piena proprietà si acquista alla morte dell’usufruttuario o al termine prefissato. Si può ottenere la nuda proprietà prima del termine, qualora l’usufruttuario non utilizzi l’immobile per vent’anni consecutivi, ma anche nel caso che quest’ultimo non effettui la manutenzione ordinaria e / o deteriori l’immobile.
Quali sono i vantaggi dell’acquisto della nuda proprietà di un immobile?
L’acquisto della nuda proprietà di un immobile non è la soluzione ideale se si cerca una casa dove vivere. Si tratta infatti di un investimento: infatti l’immobile verrà acquistato a un prezzo più basso del valore di mercato. L’immobile si potrebbe rivalutare negli anni. Inoltre, fino al decadimento dell’usufrutto, il proprietario non dovrà sostenere spese di manutenzione ordinaria né tasse come Imu, Irpef etc. Invece la manutenzione straordinaria è a carico del nudo proprietario, anche se l’usufruttuario è tenuto a non danneggiare né apportare modifiche all’immobile.
Quali sono i vantaggi della vendita della nuda proprietà?
Vendere la nuda proprietà dell’immobile consente di ricevere una liquidità immediata senza dover lasciare la casa.
L’usufrutto è la possibilità del proprietario di un immobile di concederne l’utilizzo a un altro soggetto, chiamato usufruttuario.
Se non viene stabilito un termine del contratto di usufrutto, allora l’usufrutto sarà vitalizio ovvero per tutta la durata della vita dell’usufruttuario. L’usufrutto può avere una durata prestabilita, oppure può essere esteso fino alla morte dell’usufruttuario.
Nel caso l’usufrutto riguardi due coniugi, al decesso o alla rinuncia di uno dei due, il diritto dell’uno va ad accrescere il diritto del coniuge rimanente. Invece in caso di decesso dell’unico usufruttuario di un’abitazione, il nudo proprietario ottiene la piena proprietà: il diritto di usufrutto non viene infatti trasferito agli eredi.
L’usufruttuario è tenuto a non arrecare danni all’immobile e a provvedere alla manutenzione ordinaria. Non potrà inoltre alterare la destinazione economica e dovrà corrispondere le tasse gravanti sull’immobile come Imu e Irpef.
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