Nuove direttive UE sugli immobili: cosa cambia per i proprietari

I nuovi obiettivi in termini di efficienza energetica

Quello dell’efficienza energetica è ormai un tema costantemente all’ordine del giorno. Il settore dell’edilizia non fa eccezione e l’attenzione che gli sta dedicando l’Unione Europea lo dimostra: la bozza di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia prevede in questo senso degli obiettivi ben precisi, che dovranno essere implementati gradualmente nel corso dei prossimi anni.

Trattandosi di provvedimenti che riguarderanno in prima persona i proprietari di immobili, a questo tema abbiamo recentemente dedicato un articolo apparso sul nostro blog di Klak (troverai il link in fondo al post nel caso volessi approfondire la questione).

In buona sostanza, la bozza prevede che entro il 2030 tutti gli edifici di nuova costruzione siano a zero emissioni. Per quanto riguarda invece gli edifici esistenti, sono previsti dei periodi di transizione e delle eccezioni. In linea di principio, questi ultimi dovranno rientrare almeno nella classe energetica E entro il 2030 e nella classe D entro il 2033.

Va da sé che la concretizzazione di questi obiettivi rischia di porre non pochi problemi ai proprietari di immobili, soprattutto se datati e quindi non in linea con gli attuali criteri di efficienza energetica. Molti di loro si troverebbero a dover sostenere spese ingenti, senza contare che alcuni hanno già sottolineato l’impossibilità di realizzare gli interventi necessari su alcune tipologie di costruzioni.

Possiamo dedurne che molti proprietari saranno incentivati a vendere i loro immobili nel prossimo futuro, prima dell’entrata in vigore della nuova direttiva.

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Vuoi saperne di più sul tema di oggi? Leggi subito il post Nuove direttive UE: cosa cambia per i proprietari di immobili? e scopri come possiamo aiutarti!

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