Hai appena trovato la casa giusta ed è arrivato il fatidico momento dell’appuntamento per il compromesso di vendita o contratto preliminare, che può essere fatto privatamente (anche con l’intermediazione di un’agenzia immobiliare) oppure attraverso un notaio.
Il momento è importante: arriva preparato!
Il preliminare o compromesso di vendita è un contratto che obbliga entrambe le parti. Nel caso che l’immobile sia in costruzione il preliminare è regolato da specifiche norme. Negli altri casi, deve contenere la descrizione precisa dell’immobile, l’indirizzo, i dati catastali, la data della vendita, e naturalmente il prezzo pattuito, oltre che specifici obblighi reciproci che ci si impegna a osservare prima della vendita definitiva.
La registrazione è sempre obbligatoria e serve a dare una data certa al contratto. Inoltre vengono registrate le clausole pattuite e le modalità di pagamento. Deve essere effettuata entro venti giorni dalla sottoscrizione.
La trascrizione è opportuna per evitare che terzi “aggrediscano” la trattativa tra le due parti. Infatti, quando il contratto viene trascritto non è più solo tra acquirente e venditore, ma “opponibile nei confronti di terzi”. Un venditore scorretto potrebbe registrare più preliminari sullo stesso immobile. Inoltre tra il compromesso e il rogito potrebbero intervenire cartelle esattoriali, iscrizioni di ipoteche, etc. Se invece si trascrive il compromesso, l’acquirente acquisisce tutele nettamente maggiori.
È particolarmente importante effettuare la trascrizione quando:
- Si parla di acconti sostanziosi;
- il venditore è un soggetto fallibile;
- possono passare tempi lunghi tra il compromesso e ilrogito.
La trascrizione si fa presso un notaio, ha costi più alti (e, come abbiamo visto, più garanzie), e dal 2020 è obbligatoria in caso di vendita di immobili nuovi o in costruzione.
I costi sono a carico dell’acquirente.
I costi di registrazione sono:
- imposta fissa € 200
- Imposta di bollo € 16 per ogni copia ogni 1000 righe/4 facciate
- imposta di bollo per allegati (es. planimetria).
I costi di trascrizione possono ammontare anche a duemila euro.
Infine, normalmente in sede di compromesso l’acquirente corrisponde una caparra al venditore. Su questo importo grava un’imposta di registro che corrisponde allo 0,5% sulla caparra e un 3% sulle somme versate a titolo di acconto prezzo.
Queste somme posso essere recuperate in sede di rogito. .Il pagamento avviene tramite compilazione di apposito F 23.
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