Bonus 65% per riqualificazione energetica

Bonus 65% per riqualificazione energetica

Per quali lavori edili è prevista la detrazione al 65%?

Qualche settimana fa abbiamo parlato del Superbonus 110% che fa sì che questo momento sia davvero ideale per investire nella ristrutturazione di un immobile.

Se tuttavia gli interventi edilizi che servono alla tua casa per essere più sostenibile, più salubre e acquistare valore sul mercato non rientrano nel Superbonus, sappi che ci sono altri interessantissimi incentivi fiscali che riguardano altri interventi edilizi.

In particolare, si tratta di opere che riducono il fabbisogno energetico dell’edificio o il miglioramento termico. I lavori che migliorano le certificazioni energetiche degli immobili esistenti possono godere di bonus fiscali che vanno dal 50% all’ 85%. In questo articolo parliamo dei lavori per la riqualificazione energetica che possono essere detratti al 65%. L’importo detraibile viene ripartito in dieci rate annuali di pari importo. L’importo della rata non può eccedere l’imposta annua: questo significa che il credito eccedente l’imposta non viene rimborsato.

In alternativa alla detrazione fiscale, è possibile cedere il credito all’impresa, ottenendo uno sconto in fattura.

Ricordiamo che, quando i lavori elencati sono abbinati a quelli che rientrano nel bonus 110%, allora vengono “trainati” nel superbonus, godendo di una maggiore detrazione.

 

Quali lavori possono essere detratti al 65%?

Vengono detratte al 65% da Irpef e Ires spese per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti, in particolare:

  • l’involucro di edifici esistenti edifici (per esempio, pareti, finestre, tetti e pavimenti);
  • l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia;
  • la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
  • l’acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative.

Per rientrare nei bonus, gli interventi devono essere fatti su edifici esistenti e non in costruzione.

Chi può approfittare della detrazione al 65%?

Le persone fisiche che possono godere della detrazione fiscale per riqualificazione energetica sono i possessori, i titolari di un diritto reale sull’immobile, i comodatari, gli inquilini o gli esercenti arti e professioni, ma anche familiari conviventi e conviventi more uxorio con proprietari e detentori.

Quali sono i documenti da presentare per ottenere la detrazione per riqualificazione energetica?

I documenti da presentare in sede di 730 sono:

  • asseverazione da parte di un tecnico abilitato oppure certificazione del produttore, quando ad esempio l’intervento consiste nell’istallazione di caldaie, infissi, pompe di calore.
  • APE (Attestato di Prestazione Energetica prodotta successivamente all’esecuzione degli interventi da parte di un tecnico esterno, e va trasmessa all’Enea entro novanta giorni dalla fine dei lavori;
  • scheda informativa spedita all'Enea e sempre entro i novanta giorni dalla data di collaudo.

Il pagamento dell’intervento, eseguito tramite bonifico bancario o postale, dovrà contenere il codice fiscale del pagante, il codice fiscale o partita iva dell’impresa che esegue gli interventi e una causale “parlante”: "Detrazione del 65% ai sensi della Legge 296/2006".

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