Il settore dei fondi immobiliari continua a mostrare un trend positivo, con performance eccellenti registrate alla fine del 2023. Questo dato si inserisce in un contesto più ampio del risparmio gestito, che ha visto risultati contrastanti nel corso dell'anno. Secondo il 44esimo Rapporto su "I Fondi immobiliari in Italia e all’estero", presentato a Milano da Scenari Immobiliari, il patrimonio gestito dai fondi immobiliari a livello mondiale ha raggiunto i 4.650 miliardi di euro. Tale crescita riflette non solo un'ottima performance globale, ma anche risultati notevoli a livello europeo e italiano.
Questi dati sottolineano come i fondi immobiliari continuino a rappresentare una solida opportunità di investimento, in grado di attrarre capitali grazie alla loro stabilità e potenziale di rendimento. Il rapporto di Scenari Immobiliari evidenzia che, nonostante le incertezze economiche e le fluttuazioni di mercato, il settore immobiliare mantiene una resilienza che lo rende un pilastro fondamentale per molti portafogli di investimento.
In particolare, il mercato europeo ha mostrato segnali di robusta ripresa, grazie a politiche economiche favorevoli e a un rinnovato interesse per gli investimenti immobiliari in contesti urbani strategici. In Italia, l'andamento positivo è stato sostenuto da una combinazione di fattori tra cui il miglioramento delle infrastrutture, incentivi fiscali e una crescente domanda di proprietà residenziali e commerciali di qualità. Ma andiamo a vederli nel dettaglio.
Il patrimonio dei fondi immobiliari e dei REIT (Real Estate Investment Trust) ha continuato a crescere a livello globale, raggiungendo alla fine del 2023 i 4.650 miliardi di euro, con un incremento del 4,5%. Di questo patrimonio, i REIT rappresentano circa il 76% del totale, consolidando la loro posizione dominante nel settore.
"Il 2023 è stato un anno cruciale e sfidante per il mercato immobiliare, che si è trovato ad affrontare numerose difficoltà" ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. "Abbiamo assistito, infatti, a una decrescita del capitale globale, a cambiamenti radicali nei modi di vivere e lavorare, al rialzo dei tassi di interesse, al calo dei prezzi, a una maggiore cautela degli investitori e a una riduzione di oltre il cinquanta per cento degli investimenti. Nonostante questo scenario, a cui si aggiungono le crisi politiche e le guerre in corso, il comparto immobiliare nel suo insieme ha dimostrato una notevole capacità di resistenza. Lo scenario che si delinea per il 2024 è decisamente più positivo."
Le parole di Breglia mettono in luce come, nonostante le sfide significative, il settore immobiliare abbia mantenuto una resilienza sorprendente. Il rialzo dei tassi di interesse e la conseguente cautela degli investitori hanno portato a una diminuzione del capitale disponibile e a una flessione dei prezzi. Tuttavia, il settore ha saputo adattarsi, mostrando una capacità di ripresa che fa ben sperare per il futuro.
Guardando avanti al 2024, ci sono segnali incoraggianti che suggeriscono un possibile miglioramento delle condizioni del mercato. Gli investitori, seppur più prudenti, stanno riconoscendo il valore dei REIT e dei fondi immobiliari come strumenti di investimento affidabili e di lungo termine. Questo ottimismo è alimentato anche da una possibile stabilizzazione dei tassi di interesse e da una ripresa economica globale che potrebbe incentivare nuovi investimenti nel settore immobiliare.
Il mercato immobiliare europeo continua la sua fase espansiva, con una crescita significativa sia nel numero di fondi immobiliari che nel patrimonio gestito. Alla fine del 2023, erano operativi 1.973 fondi e 276 REIT, con un patrimonio complessivo di 1.600 miliardi di euro, registrando un aumento del 4,6% rispetto al 2022. Il peso dei fondi europei sul patrimonio globale rimane stabile al 34,4%.
In particolare, il patrimonio gestito dagli otto principali Paesi europei ha raggiunto i 943 miliardi di euro alla fine del 2023, una cifra leggermente inferiore rispetto ai 946 miliardi dell'anno precedente. Negli ultimi dieci anni, il patrimonio dei fondi immobiliari europei è quasi triplicato, con duemila fondi attivi attualmente.
La Germania si conferma leader nel panorama europeo per dimensione del patrimonio gestito, seguita da Lussemburgo, Francia e Italia. Quest'ultima ha un patrimonio immobiliare di 114 miliardi di euro. La performance media dei fondi immobiliari in Europa è stata del +2,2%, con l'Italia che ha registrato un incremento dell'1,9%.
Questi dati indicano un consolidamento del settore immobiliare europeo, che ha saputo mantenere un trend positivo nonostante le sfide economiche e politiche. La crescita del numero di fondi e del patrimonio gestito evidenzia una fiducia continua degli investitori nel mercato immobiliare europeo, considerato un rifugio sicuro e una fonte stabile di rendimenti.
L'espansione del mercato immobiliare in Germania, che guida la classifica europea, è stata favorita da un contesto economico stabile e da politiche che incentivano gli investimenti nel settore. Lussemburgo, Francia e Italia seguono, con quest'ultima che ha mostrato segnali di crescita significativa nonostante le difficoltà economiche generali.
Secondo il Rapporto, i fondi immobiliari italiani continuano a mostrare una robusta crescita, rappresentando oltre il 12% del totale dei veicoli europei. Il Net Asset Value (NAV) ha raggiunto i 114 miliardi di euro alla fine del 2023, segnando un incremento dell'8,6% rispetto all'anno precedente. Il patrimonio immobiliare detenuto direttamente da 60 società di gestione del risparmio (Sgr) e 640 fondi attivi ha raggiunto i 131 miliardi di euro, con un aumento del 6,5%.
Le previsioni per il 2024 rimangono positive, con un incremento stimato del NAV del 5,3% e del patrimonio del 4,6%. Si prevede inoltre che il numero dei veicoli di investimento possa raggiungere le 660 unità.
"Il 2024 sarà un anno ideale per gli investimenti value-add" ha sottolineato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari. "Il percorso verso un real estate più sostenibile trova sostegno da parte degli investitori disposti ad assumersi maggiori rischi in cambio di rendimenti più elevati."
L'analisi evidenzia come il mercato italiano dei fondi immobiliari stia beneficiando di un crescente interesse da parte degli investitori, attratti dalla stabilità e dalle prospettive di crescita del settore. Il significativo aumento del NAV e del patrimonio immobiliare conferma la solidità e la resilienza del mercato italiano, nonostante le sfide economiche globali.
Il focus sugli investimenti value-add, ovvero investimenti che puntano a migliorare e valorizzare proprietà esistenti, rappresenta una tendenza chiave per il 2024. Questo approccio si allinea con le crescenti esigenze di sostenibilità nel settore immobiliare, rispondendo alla domanda di edifici più efficienti dal punto di vista energetico e con minori impatti ambientali. Gli investitori, riconoscendo queste opportunità, sono disposti a investire in progetti che offrono potenziali rendimenti elevati in cambio di un rischio maggiore.
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