Il certificato di agibilità è una sorta di “patente” della tua casa, dal punto di vista strutturale, della salubrità, dell’igiene, della sicurezza e del risparmio energetico.
Il suo nome attuale è Segnalazione Certificato di Agibilità (o SCA), mentre in passato si distinguevano abitabilità, riferita agli immobili residenziali; e agibilità, riferita agli immobili con un uso diverso da quello residenziale.
Se hai costruito o ristrutturato un’abitazione in maniera importante, con interventi che potenzialmente ne hanno variato le condizioni di sicurezza o di igiene, il certificato di agibilità è una sorta di nullaosta finale. È la dichiarazione che la casa può essere abitata.
Da quando possiedi l’ambita attestazione puoi insomma cominciare a trasferire le tue cose.
Il certificato ti serve anche per vendere casa: se questa non possiede i requisiti di agibilità e l’acquirente non ne è stato messo opportunamente a conoscenza, l’affare potrebbe saltare, eventualmente con richiesta di risarcimento danni.
Puoi richiedere la Segnalazione Certificato di Agibilità presso il Comune nel quale è situato l’immobile entro 15 giorni dal termine dei lavori.
Per richiedere la SCA devi presentare allo sportello unico per l’edilizia alcuni documenti, tra cui i certificati di idoneità degli impianti che gli installatori dovrebbero averti rilasciato al termine dei lavori.
Il Comune prende in carico la procedura: se vengono avanzate ulteriori richieste, dopo 30 giorni scatta il silenzio-assenso e l’agibilità si considera rilasciata. Se devi vendere casa e non trovi il certificato, puoi richiederne una copia al Comune stesso.
Il costo per il Certificato di Agibilità varia da comune a comune, e consta normalmente dei costi per le marche da bollo. Puoi anche richiedere a un tecnico di seguire per te la procedura e di produrre la relativa documentazione, corrispondendogli un compenso
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