Caparra o acconto per l'acquisto della casa: che differenza c'è?

Scopri che cosa sono acconto, caparra confirmatoria e caparra penitenziale e a quanto ammontano

Dopo una lunga e perigliosa ricerca, hai trovato la casa giusta, hai contrattato un prezzo soddisfacente e stai per avventurarti nella fase dell’acquisto.

A meno che tu non abbia scelto un immobile da ristrutturare, questo è l’ultimo miglio da percorrere prima di comprare il portachiavi e di inscatolare i libri, i vestiti e quel quadretto laggiù con la tua pergamena di laurea.

È arrivato il momento di sapere che differenza c’è tra acconto e caparra, e a quanto potrebbero ammontare.

Infatti, ci sono casi in cui l'acquisto vero e proprio non può essere perfezionata immediatamente: per esempio se stai aspettando che la tua banca ti confermi la concessione del mutuo, o se il venditore si vuole riservare un periodo di permanenza in attesa di trovare una nuova casa.

Il trasferimento di acconto o caparra avviene con il contratto preliminare di vendita o compromesso.

Quando versare per acconto o caparra?

In genere, si pattuiscono acconti e caparre che ammontano a una cifra compresa tra il 10 e il 20% del valore dell’acquisto. In genere il pagamento avviene tramite assegno non trasferibile o assegno circolare emesso dalla propria banca, ma può avvenire anche tramite bonifico. Su acconto e caparra si pagano anche imposte di registro.

Acconto o caparra sono obbligatori?

Non è obbligatorio versare acconto o caparra per l'acquisto di una casa: si tratta di un accordo tra le parti. Tuttavia, un accordo che non li prevede è certamente molto debole e non vincolante né per acquirente né per venditore.

Acconto per acquisto casa

Se ti viene richiesto un acconto per “fermare” la casa, dovrai versare una cifra che ti verrà restituita qualora per qualche motivo l’acquisto vero e proprio non dovesse andare a buon fine. Se invece l’acquisto andrà in porto, allora dovrai versare successivamente la differenza tra il prezzo di vendita e l’acconto.

Caparra per acquisto casa

La caparra per la casa può essere confirmatoria o penitenziale. Se l’acquisto va a buon fine, la caparra viene trattenuta dal venditore e scalata dal prezzo di vendita.

Se la caparra è confirmatoria, nel caso in cui l’acquisto non venga perfezionato per motivi che dipendono da te (l’acquirente), il venditore ha diritto di trattenere la somma versata. Qualora invece i motivi del mancato acquisto dipendano dal venditore, allora hai diritto, come acquirente, a una somma pari al doppio della caparra versata. La caparra vincola dunque entrambe le parti. In caso di caparra confirmatoria, l'inadempienza può portare in tribunale.

La caparra penitenziale funziona diversamente: non si tratta di un acconto, ma di una sorta di risarcimento concordato tra le parti, in caso di inadempienza. Se l’affare va a buon fine la caparra penitenziale viene restituita.

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