Nuove etichette energetiche

Elettrodomestici: news dall'Europa per vivere più green

Più sostenibilità ambientale per gli elettrododmestici

Con le nuove regole europee, la casa si fa sempre più sostenibile e l'abitare diventa sempre più green.

A marzo infatti son entrate in vigore due importanti novità che riguardano i nostri elettrodomestici: la prima sono nuove etichette energetiche; la seconda è il diritto alla riparazione.

Lo scopo? Coniugare il comfort domestico con esigenze ambientali ormai divenute imprescindibili, come la riduzione delle emissioni inquinanti, della produzione dei rifiuti e del consumo energetico. Il vivere sostenibile diventa un nuovo mindset, una serie di azioni volte alla protezione del nostro pianeta. Con un ulteriore vantaggio: il risparmio in bolletta.

Etichetta green

Sin dagli anni novanta, ci siamo abituati a informarci sull'efficienza energetica e sulla sostenibilità degli elettrodomestici che acquistiamo, grazie allo strumento dell'etichetta energetica. Questo spinge fortemente i produttori a innovare e sviluppare i prodotti in ottica ambientale.

Dal 1° marzo, ci saranno molte novità. Per agevolare i consumatori fino al 30 novembre la vecchia e la nuova etichetta saranno affiancate.

La nuova scala va sempre dal verde al rosso, ma con classificazione da A a G. Questo significa che quello che a febbraio era classificato in classe A+++, oggi probabilmente sarà in classe B (se non C). Elettrodomestici nelle fasce verdi, finiranno nelle fasce arancioni o rosse.

Inoltre verrà introdotta una scala, da A a D, che classificherà il rumore prodotto dall'elettrodomestico. Vengono anche potenziate le icone in favore della neutralità linguistica e, scannerizzando un QR code si potrà avere accesso a più informazioni.

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Diritto di riparazione degli elettrodomestici

In contemporanea alle nuove etichette energetiche, dal 1° marzo è entrato in vigore anche il diritto alla riparazione di alcuni elettrodomestici.

Che cosa significa? Che per frigoriferi, lavastoviglie, televisori e lavatrici, i produttori dovranno garantire la presenza sul mercato, per 7 - 10 anni, di pezzi essenziali per la riparazione come motori, spazzole, pompe, cestelli. Insomma, anche dopo molti anni dall'immissione sul mercato di un determinato elettrodomestico, deve essere possibile la riparazione al consumatore fai da te o al riparatore professionista.

Il produttore deve assicurare la consegna dei pezzi di ricambio entro 15 giorni lavorativi dall'ordine, e i pezzi devono poter essere sostituiti con strumenti comunemente disponibili. Purtroppo la norma al momento non è estesa a computer e laptop.

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