Art Déco: spopolava negli anni ’20 e ci fa pensare alle pazze notti nelle ville dei borghesi parigini ma che è sempre estremamente attuale. Nell’interior design, ma anche nell’architettura, nella moda, persino nella letteratura: come non pensare a “Il grande Gatsby” quando si parla di Art Déco?
Parlando di architettura non si può non citare l’Art Déco District di Miami. Qui lo stile si differenzia dalla versione europea e assume caratteristiche peculiari: tonalità pastello e decorazioni tropicali come palme e fenicotteri hanno fatto sì che meritasse la definizione di Tropical Art Déco.
Importanti esempi di edifici con influenze déco sono presenti anche in Italia, dal quartiere romano Coppedé al Vittoriale degli Italiani, ultima residenza di Gabriele D’annunzio sul lago di Garda, alla stazione di Milano Centrale.
Ma vediamo più nel dettaglio come nasce e come si caratterizza questo stile eclettico, ancora oggi perfetto per decorare, in maniera attualissima, le nostre case.
L’elemento predominante dello stile sono i simboli e i pattern. Motivi geometrici e angolati, come frecce, zigzag, motivi a V, raggi solari, trapezi sono i protagonisti delle carte da parati, di complementi d’arredo come tappeti e cuscini, ma anche di pavimenti e facciate. Essenziale e opulento al contempo, lo stile non rappresenta più le forme sinuose della natura presenti nell’art nouveau, ma le forme essenziali dell’industria, le luci della città, il sintetismo dei grattacieli.
Un astrattismo geometrico, un inno alla borghesia internazionale più folle e ruggente.
Tra i materiali più utilizzati alluminio, cromo, acciaio e in generale metalli lucidi e superfici laccate. Molto utilizzati anche i tessuti pesanti come il velluto che danno la sensazione di lusso e morbidezza. Le pelli di animale come la zebra, utilizzate in origine come decorazioni, per fortuna sono state sostituite da motivi animali nelle rivisitazioni recenti dello stile.
La definizione “Art Déco” comincia ad essere utilizzata negli anni ’60, ben dopo il periodo di maggior splendore del linguaggio artistico e si fa riferimento all’Esposizione internazionale delle arti decorative tenutasi a Parigi nel 1925. Lo stile caratterizza un’ampia produzione architettonica, scultorea e soprattutto decorativa dagli anni ’10 fino alla crisi del ’29 e solo negli anni ’30 si diffonde negli States. È lo stile delle residenze borghesi, delle sale cinematografiche, dei transatlantici e di edifici come il Chrysler Building di New York.
Quando l’Art Déco comincia ad essere prodotta in maniera più industriale e massificata, viene presto considerata kitsch e l’arte reagisce con forme e movimenti più austeri.
Lo stile Déco è tornato molto di moda negli ultimi anni. Gli interior designer impazziscono per l’Art Déco.
Tutto quello che ricorda gli anni ruggenti è attualissimo: via libera quindi ai motivi geometrici nella carte da parati e nei tessuti, a eleganti divani e pouf rivestiti in velluto scuro, a oggetti preziosi come specchiere cornici in oro.
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